La Giuria della VI Edizione del Premio Ebook in…versi 2020 rende noti i risultati finali.
1^ classificata Nicoletta Berliri di Ariccia (Roma) con la silloge “A Tray to Try”.
Vince: Trofeo Ebook in…versi 2019 – Attestato di merito – Pubblicazione della Silloge vincitrice in formato Ebook con regolare contratto di edizione con la Casa Editrice Montedit che prevede corresponsione dei diritti d’Autore a norma di legge
Questa la motivazione della Giuria: «La complessa trama della vita trasforma ogni cosa, in un costante mutare, tra metamorfosi e rinascita, e la visione lirica di Nicoletta Berliri conduce in una nuova dimensione.
Durante tale processo nasce la necessità vitale di aprire la “scatola della paura” che giace nel cuore, per cercare di resistere alle “gocce di dolore” che “innaffiano l’essere” della sua esistenza, avvolta su sé stessa come “reliquia di foglia autunnale”, vagante alla ricerca di uno spiraglio che conduca ad “un’altra vita”.
Il “sogno d’un tempo” diventa prezioso giacimento “nel fondo del cuore”, mentre “l’amore distilla” le pulsioni della vita, i ricordi che affiorano, le percezioni della solitudine e del senso di smarrimento, ma la parola poetica aiuta a svincolarsi dal dolore per sentire la vita come “levigata dalle sofferenze”,
atto salvifico che conduce ad una lenta risalita verso il proprio destino». Massimo Barile
2^ classificata Morena Festi di San Matteo Decima (Bologna) con la silloge “Persistenze di memorie”.
Vince: Attestato di merito – Pubblicazione della Silloge vincitrice in formato Ebook con regolare contratto di edizione con la Casa Editrice Montedit che prevede corresponsione dei diritti d’Autore a norma di legge
Questa la motivazione della Giuria: «La visione lirica di Morena Festi propone una intensa trama esistenziale che ricompone “frammenti di vita”, riporta in superficie pensieri che emergono dal tempo e parole che “scivolano” sull’anima ferita, rivivendo il “vento dei ricordi” ed i silenzi che diventano “prigione” del presente: tale processo lirico tende a mutare la percezione della sofferenza e le esigenze emozionali.
Nella solitudine di memorie, per riempire il vuoto dei giorni, non bastano gli “intrecci di parole” perché il ricordo “scarnifica” la vita tra la “polvere dei giorni”: e non rimane altro che dipanare i “nodi dell’anima” per “divorare l’amaro del presente”.
Dalle “persistenze di memorie” sgorga allora la visione della poetessa permeata dalla lirica malinconia del cuore». Massimo Barile
3^ classificata Patrizia Albanese di Villongo (Bergamo) con la silloge “Scivolato nel tempo”.
Vince: Attestato di merito – Pubblicazione della Silloge vincitrice in formato Ebook con regolare contratto di edizione con la Casa Editrice Montedit che prevede corresponsione dei diritti d’Autore a norma di legge
Questa la motivazione della Giuria: «La silloge di Patrizia Albanese nasce da una costante volontà di ricercare il senso autentico dell’esistere intraprendendo un percorso lirico in una dimensione superiore, seppur ben consapevole della limitante condizione dell’Uomo.
La sua Parola, intensa e penetrante, è protesa a cogliere tali evidenze esistenziali attraverso un lirismo che s’incarna in una tensione che conduce alle “curve infinite” delle emozioni, superando l’umana illusione e svelando l’essenza profonda d’una visione lirica che “scivola nel tempo”». Massimo Barile
Gli Ebook vincitori verranno pubblicati in forma assolutamente gratuita, nella apposita collana della Casa Editrice Montedit saranno pubblicazioni altamente professionali realizzate in formato ePub e Mobi e poste in vendita sulla piattaforma Bookrepublic e sui principali Store mondiali (Amazon, Apple Store, Kobo, Ibs, etc.). Saranno dotati di DRM (che ne vieta la duplicazione) ed avranno Codice ISBN.
Verrà anche data la possibilità (previo successivi accordi e solo a chi lo desidera) di avere pubblicazione cartacea del volume, con il sistema di Print on Demand.
Opere Segnalate dalla Giuria con Attestato di merito e proposta di pubblicazione:
Fernando Massimiliano Andreoni di Verciano – Capannori (Lucca) con la silloge “Emozioni”.
Questa la motivazione della Giuria: «La poesia di Fernando Massimiliano Andreoni è fortemente sentita e profondamente vissuta, fin nelle più labili percezioni, tra luce e tenebra, estasi e tormento, in un lento perdersi nei “sensi” e nelle “parole”, che si tramutano in canto d’amore.
Le sue parole “sono porte/ aperte sull’orlo d’un abisso”, attraversano il tempo, catapultano nel mondo, nel tormento dell’esistere, nella percezione del senso di vuoto che attanaglia l’animo.
La sua Poesia è respiro vitale, “sostanza” irrinunciabile che permette al poeta di “sentire nel cuore” il senso autentico dell’amore, il sogno e la magia, superando i turbamenti e gli smarrimenti: il poeta offre in dono il suo lirismo che diventa miscela esplosiva di sensazioni e pensieri, sempre in ascolto del “respiro del cuore”». Massimo Barile
Sergio Baldeschi di Montecerboli (Pisa) con la silloge “Cerbero”.
Questa la motivazione della Giuria: «La Parola di Sergio Baldeschi si muove tra le “umane passioni”, cosparse di simulacri d’immagini, e il divenire enigmatico, illuminato dalla fiamma ardente della sua visione lirica.
Nel laboratorio del tempo che riconduce all’enigma della vita tutto pare disperso in “lugubri abissi”, nei “recessi della mente” e nei labirinti delle emozioni: domina il desiderio di capire sé stesso, oltre l’illusione, oltre il destino.
Nella voragine della trama della vita, nell’angoscia del tempo divorante, nell’abisso più oscuro, il poeta cerca di mascherare la sua condizione e la sua inquietudine, “trafitto nell’animo e nel cuore” perché tutto è cambiato, svanito “nell’epilogo di una illusione”: e al poeta non resta che scrivere i versi “non rimane che cullare questo mio infinito”, sigillo lirico del dilemma esistenziale». Massimo Barile.
Elena Glorini di Barzanò (Lecco) con la silloge “Piccolo buio”.
Questa la motivazione della Giuria: «Nel tempo sospeso della visione lirica la poetessa rimane immobile nella sua condizione d’equilibrio, dove “nulla ha più importanza”, tra semplice osservazione delle metamorfosi della vita e tensione ad aprirsi verso nuove direzioni ed interpretazioni.
In tale dimensione, i pensieri affollano la mente e si insinuano tra le pieghe del tempo, le parole si fondono con la realtà, in ascolto del silenzio che invade l’animo: ma la poetessa scandisce il suo dilemma esistenziale con profonda consapevolezza, oltrepassando le zone oscure, sostenuta dalla fonte lirica che diventa salvifica». Massimo Barile
Pietro Ciuffreda di Manfredonia (Foggia) con la silloge “Involuzione naturale”.
Questa la motivazione della Giuria: «La silloge di Pietro Ciuffreda propone la ricerca costante delle meraviglie naturali che vengono lentamente scoperte ed assaporate in una miscela lirica di immagini luminose e frammenti di pensieri preservati dalla polvere del tempo.
Il poeta pare lasciarsi andare al flusso della vita e alle molteplici forme della sua anima, mentre il vuoto esistenziale viene riempito “dall’infinito abisso emozionale”». Massimo Barile
Ermete Pellicciotta di Perano (Chieti) con la silloge “Sindrome Poesia”.
Questa la motivazione della Giuria: «Ermete Pellicciotta propone una breve antologia della sua poetica, dalle esperienze giovanili fino alla produzione recente, che dimostra la sua grande passione per la poesia.
L’umano esistere riconduce alla condizione della sua limitante finitudine al cospetto del tempo che “non perdona” e l’intenso recupero memoriale, sovente spolverato di tenerezza e dolcezza lirica, può dirsi ben racchiuso in questi versi del poeta: “Ripenso a celebrare la speranza/su una bussola d’infinito”». Massimo Barile
Carlo Ricci di La Quercia (Viterbo) con la silloge «Il racconto dell’erba”. Questa la motivazione della Giuria: «Nelle molteplici e complicate manifestazioni dell’esistenza il poeta desidera adeguarsi “alla semplicità dell’erba” per trovare la quiete interiore ed illuminare le “ombre” della vita.
Durante il processo lirico emergono i segreti d’una dimensione poetica nel multiforme dispiegarsi del mondo naturale: si avverte la ricerca della sostanza autentica dell’esistenza e del significato più profondo delle “cose”, e direi anche delle “occasioni della vita”.
La costante ricerca poetica diventa esigenza vitale del poeta, proteso a raccogliere il “respiro universale” che emana dalla Natura, costantemente immerso nel suo tempo lirico». Massimo Barile
In merito alla cerimonia di premiazione che avrebbe dovuto tenersi nella città di Melegnano nel mese di febbraio 2021, data la situazione pandemica attuale abbiamo stabilito di sospenderla e di spedire a mezzo posta i premi ai vincitori. Abbiamo inviato comunicazione agli Autori premiati con tutti i dettagli.